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Soccorsi efficienti con droni grazie ad un sistema innovativo

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E’ stato recentemente testato un sistema innovativo per soccorsi efficienti grazie all’utilizzo coordinato di droni e altri mezzi. Parliamo nello specifico di Pathfinder, un sistema completamente italiano sperimentato ultimamente sull’Isola di Stromboli e in un cratere vulcanico dei Campi Flegrei a Napoli.

Si tratta di aree particolarmente difficili da raggiungere con i classici mezzi di soccorso. Ecco perché l’impiego di Pathfinder potrebbe essere veramente fondamentale. Il sistema combina la presenza di un drone con quella di veicoli terrestri o acquatici. L’obiettivo è di essere operativi ed efficienti in situazioni di emergenza anche qualora le infrastrutture di comunicazione fossero fuori uso. Sarebbe infatti il drone a fungere da “satellite” per permettere il passaggio di informazioni.

Vi abbiamo già raccontato in altri articoli di come i droni possano essere dei validi strumenti per offrire soccorsi efficienti in situazioni di emergenza. Leggete anche “Soccorsi in montagna più efficienti con i droni”.

Droni per soccorsi efficienti in caso di emergenze

Il sistema Pathfinder si basa dunque sui droni per offrire soccorsi efficienti in caso di emergenze in rapida evoluzione. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Centro di Protezione Civile dell’Università di Firenze e l’Agenzia Spaziale Europea. L’obiettivo  è proprio quello di creare un sistema a supporto delle attività della Protezione Civile e delle unità di intervento in caso di calamità e situazioni di difficile gestione. Leggete “Salvataggi con drone: oltre 100 casi in tutto il mondo”.

Grazie a questo sistema si potranno identificare con maggior facilità persone o animali in pericolo e stabilirne l’esatta posizione. Le comunicazioni avverranno in tempo reale senza doversi avvalere dei satelliti oggi in orbita. Sarà infatti il drone ad agire come satellite, permettendo le comunicazioni con i rover di terra o i veicoli acquatici coinvolti nelle attività di soccorso.

Pathfinder sarà quindi la giusta soluzione nel caso in cui si dovrà intervenire con soccorsi efficienti in situazioni nelle quali le classiche strutture di comunicazione non sono funzionanti. Si presuppone, infatti, che spesso tali strumenti siano fuori gioco nel caso di calamità, disastri o incidenti.

Le comunicazioni che passano attraverso il drone non andranno ad interferire con quelle relative al traffico aereo. Inoltre i droni potranno muoversi anche su territori particolarmente difficili, permettendo di raccogliere dati preziosi per la pianificazione delle operazioni di soccorso e intervento.

Proprio per le sue enorme potenzialità l’Esa ha selezionato il progetto Pathfinder nell’ambito del programma di innovazione e supporto alla navigazione Navisp.

 

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